L’associazione nata per aiutare i conterranei sfollati nella capitale nel secondo dopoguerra, oggi è ancora attiva in campo sociale e assistenziale. Alto Patrono è il cardinale Francesco Coccopalmerio.
L’importante anniversario è stato celebrato sabato 1° marzo nella chiesa di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio, a pochi metri dal Pantheon, conosciuta come la chiesa degli abruzzesi a Roma e dove riposano le spoglie mortali di San Camillo de Lellis. Al santo nativo di Bucchianico, che dedicò la propria vita alla carità verso i fratelli sofferenti e bisognosi, è intitolato il sodalizio.
“Celebrare ottant’anni di vita del Sodalizio ‒ ha commentato il prof. Giuseppe Santeusanio, presidente del Sodalizio, docente di anatomia patologica all’Università di Tor Vergata ‒ non significa solo ripercorrere la storia di un’associazione, ma soprattutto onorare una tradizione di fede e di carità che ha unito generazioni di abruzzesi residenti a Roma. È un anniversario che invita a riflettere sugli scopi originari dell’associazione, nata per rispondere alle necessità urgenti degli abruzzesi della capitale in un periodo storico di estrema difficoltà e che, da allora, non ha mai smesso di operare a loro favore. I
Tra gli altri partecipanti, tutti legati al Sodalizio, l’avv. Vito Bianco, il giornalista e scrittore Angelo De Nicola, il presidente della fondazione Carispaq Domenico Taglieri, il prof. Ernesto Di Renzo, antropologo all’Università di Roma Tor Vergata, ilprof. Mario Dauri, direttore della cattedra di anestesia e rianimazione dell’Università di Tor Vergata, il prof. Giovanni Barillari, ordinario di patologia generale all’Università di Tor Vergata, il prof. Gaetano Paludetti, ordinario di clinica otorinolaringoiatrica all’Università Cattolica di Roma, il prof. Fabrizio Michetti, specialista in psichiatria e neurologia all’Università Cattolica di Roma, il prof. Aldo Di Carlo, dermatologo e direttore scientifico dell’Istituto San Gallicano – IFO di Roma, il prof. Alessandro Bellisario, cardiochirurgo originario di Fossacesia, e il maestro orafo Giuliano Montaldi di Avezzano, che per la ricorrenza ha realizzato una medaglia commemorativa raffigurante San Camillo de Lellis.

