RETEABRUZZO
La cucina italiana riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco “è un risultato straordinario, che ne sottolinea il valore culturale nel mondo”: a dirlo all’ANSA è Niko Romito, chef abruzzese tre stelle Michelin. “Per me rappresenta soprattutto una responsabilità: questo riconoscimento ci ricorda che la nostra cucina non è solo un insieme di ricette, ma un patrimonio vivo fatto di territori, gesti, tecniche e identità.
Come cuoco significa dare ancora più forza alla ricerca, alla sostenibilità, alla purezza del gusto. È un invito a custodire e allo stesso tempo a innovare con consapevolezza”, dice.
Tra le strade più efficaci per valorizzare e tutelare la cucina italiana nel mondo, secondo lo chef e imprenditore della ristorazione, “ora più che mai servono tre cose: formazione, filiere e comunicazione autentica. Formare cuochi e professionisti che conoscano la nostra storia gastronomica e sappiano interpretarla guardando al futuro e facendola evolvere in modo intelligente”.
