Villalago – Tra le acque limpide del Lago di San Domenico e le antiche pietre dell’Eremo, nasce una birra che racconta una storia: la Birra del Picozzo, presentata ufficialmente nel cuore di Villalago, è molto più di una bevanda artigianale. È un tributo alla memoria collettiva, alla cultura popolare e alla bellezza di un territorio che vive di tradizioni e leggende.
La Birra del Picozzo prende il nome da una figura leggendaria locale: il Picozzo, un frate laico legato a San Domenico, protagonista di una vicenda in cui, per ingordigia, nascose dei pesci destinati al Santo, che lo punì trasformandoli in serpenti. Da questa leggenda è nata “La festa de le Pecuozze”, celebrata ogni 23 agosto con una messa all’Eremo e banchetti nei prati che circondano il lago.
Dietro la birra c’è il lavoro appassionato di Luca Fusè, birraio della società Beer Park di San Benedetto dei Marsi, in collaborazione con il Sindaco di Villalago Fernando Gatta e Silvia Di Paolo, direttrice della Riserva Lago di San Domenico e Lago Pio. L’obiettivo? Dare vita a un prodotto che fosse simbolo tangibile dell’identità del borgo, capace di raccontare la sua storia attraverso il gusto.
La Birra del Picozzo è una table beer artigianale, pensata per accompagnare i momenti conviviali e le tavolate delle feste. Il suo packaging richiama il paesaggio di Villalago, con il ponte, il lago e le montagne che fanno da cornice al borgo. Ogni sorso è un invito a scoprire la spiritualità, la natura e la cultura di questo angolo d’Abruzzo.
La presentazione della Birra del Picozzo ha rappresentato un momento di orgoglio per Villalago, che continua a valorizzare le proprie radici con iniziative che uniscono tradizione e innovazione. In un’epoca in cui i piccoli borghi lottano per non scomparire, questa birra diventa un messaggio di resilienza e appartenenza, un modo per brindare alla propria storia e guardare al futuro con gusto.