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Una rivelazione destinata a riscrivere la storia del celebre Guerriero di Capestrano: Alessio Consorte, regista e giornalista, getta nuove ombre sulla figura del “Re italico” Nevio Pompuledio.
L’epigrafe che per decenni ha alimentato il mito del guerriero come sovrano potrebbe essere frutto di un’interpretazione errata, se non di un’elaborata manipolazione.
DIBATTITO ANCORA APERTO
Il film-inchiesta di Consorte, disponibile gratuitamente su YouTube, sta suscitando un ampio dibattito tra storici, archeologi e appassionati di cultura antica. La provocatoria ipotesi del “RAKI” come semplice riferimento a una bevanda alcolica, anziché a un titolo regale, potrebbe ridefinire l’identità del Guerriero di Capestrano, trasformandolo da simbolo di regalità a mistero archeologico ancora tutto da decifrare.
La vicenda solleva domande fondamentali sulla possibilità di manipolazioni storiche deliberate e sull’autenticità di alcuni dei reperti più iconici della nostra storia antica. Il mito del re italico, intanto, vacilla, lasciando spazio a nuove e sconcertanti interpretazioni.