10 nov 2024

Salma gettata nella grotta per la pensione. Rito abbreviato per figli e nuora


SULMONA. Sceglieranno il rito abbreviato due dei tre figli e la nuora di Bruno Del Negro, 81enne di Trani, la cui salma era stata trovata, in un sacco a pelo, il 30 luglio 2022, dentro una grotta di Castrovalva. 


Lo ha annunciato uno degli avvocati difensori, Cataldo Torelli, nel corso dell'udienza preliminare di ieri, aggiornata al prossimo 6 marzo. Secondo le accuse, a portare Del Negro e a nasconderlo in Abruzzo era stato uno dei tre figli, S.D.N., assieme alla compagna, B.M.. Il terzo imputato è D.D.N., che con uno dei fratelli condivideva l'abitazione del padre Bruno. L'anziano era trovato senza vita sul proprio letto il pomeriggio del 26 luglio. A spingere i tre ad occultare la salma era stata la pensione di 3.000 euro al mese che l'anziano percepiva, e che era stata incassata un anno intero dopo la scomparsa dell'uomo. A tradire il trio erano stati la placca di metallo, applicata a Bruno durante un intervento nel 2021 a Barletta e, soprattutto, il gps della Ford Focus. Il nucleo investigativo dei carabinieri dell'Aquila era riuscito a ricostruire il puzzle solo dopo otto mesi. Nel pomeriggio del decesso del padre, S.D.N., assieme alla compagna, aveva acquistato il sacco a pelo alla Decathlon di Molfetta alle 19,35. Poco più di mezz'ora per arrivare a Trani, spogliare e avvolgere il corpo nel sacco a pelo e poi partire alle 20,14 alla volta dell'Abruzzo. Arrivo a mezzanotte e 44 minuti, ripartenza a mezzanotte e 48 minuti, rientro alle 4,45. L'auto era stata fotografata al casello autostradale di Cocullo e, nello stesso istante, la cella telefonica della sim card nello smartphone di B.M. era stata agganciata. I tre sono accusati di occultamento di cadavere, truffa aggravata ai danni dell'Inps e utilizzo indebito della carta di credito. Il sostituto procuratore, Edoardo Mariotti, ha chiesto il rinvio a giudizio per gli imputati. I tre saranno processati probabilmente con rito abbreviato. Sotto inchiesta era finito anche B.D.N., l'altro figlio del Bruno, per il quale il pm aveva chiesto l'archiviazione.