“L’Altra Montagna”
Scanno è un paese posto nei confini del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, molto frequentato sia in estate che in inverno dai turisti; come tante altre località appenniniche, in passato erano stati costruiti degli impianti di risalita che partivano direttamente dal paese.
Il piccolo comprensorio sciistico, che contava in totale circa 8 chilometri di piste, era molto amato dagli appassionati dello sci alpino. Anche per le suggestive vedute che esso sapeva regalare.
La seggiovia Colle Rotondo trasportava gli sciatori da quota 1050 metri fino ai 1600 metri di Colle Rotondo, poi da lì era possibile prendere una seggiovia quadriposto che conduceva ai 1900 metri di Monte Rotondo (ne abbiamo parlato in QUESTO articolo).
Erano presenti sei piste per lo sci alpino, quattro rosse e due blu, più una pista di sci di fondo che aveva una lunghezza di 5.000 metri.
Qualche anno fa era stato potenziato l’impianto di innevamento artificiale in alta quota, dove era stato realizzato anche un bacino apposito. Bacino anche esso abbandonato e lasciato a se stesso, dove qualche tempo fa due orsi sono annegati perdendo la vita.
I MOTIVI DELL'ABBANDONO DEGLI IMPIANTI
Nel corso degli ultimi anni si è parlato molto di riportare in funzione gli impianti di risalita, perché la loro dismissione è stata un duro colpo per il turismo invernale ma anche per quello estivo.
Tuttavia, una serie di motivazioni burocratiche ed economiche, hanno impedito agli impianti sia di essere ripristinati sia di essere rimossi.
Un po' come è successo a Marsia (qui il nostro reportage) dove per smantellare quelli che una volta erano gli impianti di sci servirebbero molti soldi, che probabilmente i comuni non sono in grado di poter spendere.
Probabilmente a questa situazione ci si è arrivati anche per via dello sviluppo dei grandi comprensori sciistici dell’Appennino, che hanno contribuito a “svuotare” le stazioni di paese. Anche a causa del cambiamento climatico e dell’aumento generale delle temperature, gli imprenditori privati non nutrono molto interesse nell’investire in strutture che a detta loro non porterebbero grandi ricavi.
COSA RIMANE OGGI DEGLI IMPIANTI DI SCANNO?
Alla base di partenza dell’impianto di Colle Rotondo il tempo sembra essersi fermato, le seggiole sono tutte ammucchiate al suolo e nei pressi della biglietteria sono ancora presenti i tornelli che sancivano l’ingresso alla pedana della seggiovia.
Un cartello con la planimetria delle piste è ancora appeso su quella che fino a pochi anni fa era la sede di una scuola sci. Poi i piloni e un bellissimo panorama sulla montagna. La seggiovia aveva una veduta unica e passava sopra i tetti delle abitazioni.
Un utente proprio sotto un post dedicato alla seggiovia di Scanno ha commentato dicendo che: “Dalla Puglia facevo oltre 200 chilometri in estate anche per quella bella seggiovia, che dal paese ti portava su. Sarà un caso ma da quando è chiusa non sono più venuto”.