Il suo enorme lavoro e’ stato riportato, nel 2020, nel volume di 300 pagine 'Ecology of Childhood', edito dalla New York University Press ricco di descrizioni, studi, foto, interviste e confronti che sanciscono che i due paesini, così distanti e diversi fra loro, sono luoghi adatti per far crescere i bambini.
Stanotte, l'idilliaco villaggio di Cedar Key, che sorge su minuscole isole nel Golfo del Messico, è stato devastato dall'uragano Helene. Che ne sarà del villaggio dei bambini felici, alter ego del borgo montano di Scanno?
Bennett Woodhouse all'ANSA, raggiunta telefonicamente, dichiara di aver “scelto questi due villaggi, che sono così differenti l'uno dall'altro, anche per studiare la resilienza delle comunità piccole e isolate, in cui i vicini di casa si aiutano a vicenda.”
“Cedar Key è stata ricostruita molte volte dopo gli uragani. Ora, per via del cambiamento climatico, questi fenomeni atmosferici sono diventati così distruttivi che questo storico villaggio potrebbe non sopravvivere. E, a differenza del lontano e molto differente borgo di Frattura, la frazione di Scanno rasa al suolo dal terremoto del 1915 e ricostruita a pochi chilometri dal luogo originario, Cedar Key non può essere ricostruito altrove perché l'intera regione della costa del Golfo del Messico, chiamata Big Bend, è troppo vulnerabile, essendo sul livello del mare".
Per lo studio, incentrato sulla tesi che i bambini siano come canarini nella miniera, capaci di segnalare un ambiente tossico e pertanto depositari del segreto per costruire società sane ed etiche, la professoressa aveva chiesto ai piccoli di Cedar Key che cosa mancherebbe loro se il villaggio non ci fosse più: "andare a pesca", "le meravigliose passeggiate", "conoscere tutti", "amici e famiglia", avevano risposto.